La Storia di Mattinata
I primi insediamenti di Mattinata risalgono al V – VI secolo A.C., con la presenza di una popolazione denominata “Matini”, oggi “Mattinata”, una tribù di indole pacifica della civiltà dei Dauni, sbarcati dall’Illiria tra il VIII e il VII secolo A.C. Sul Monte Saraceno possiamo trovare tracce di una necropoli composta da più di 500 tombe incavate nella roccia a forma di utero che nell’antichità rievocavano il rito per il ritorno alla vita prenatale. All’interno i morti erano posti rannicchiati con oggetti cari a loro e ricoperti da lastre di pietra sormontate da scudi, teste, a seconda dell’importanza del defunto.Tutto ciò testimonia tutt’oggi l’antica presenza della civiltà Daunia, di cui un numero esiguo di reperti sono stati conservati nel museo civico di Mattinata e Manfredonia.
Sul Monte sacro si possono osservare i resti di una antica abbazia benedetina, denominata Abbazia della S.S. Trinità, raggiungibili attraverso un sentiero tra la montagna di cui è possibile ammirare esternamente mura di cinta e numerosi archi e capitelli, mentre al suo interno troviamo una chiesa abbaziale a tre navate composta da una cappella dedicata a San Michele e un battistero e un convento. Le prime tracce di questa abbazia risalgono al 1058, successivamente nel 1138 divenne abbazzia ed ebbe possedimenti mol to vasti, tanto da estendersi fino al Tavoliere delle Puglie.
A pochi metri dal mare, all’imbocco del porticciolo troviamo i resti di case patrizie o le Ville Romane dell’Agnuli risalenti al I – V secolo d.C, caratterizzate da mura composte da tanti piccoli mattoncini romboidi e pavimenti a spina di pesce, controllava gran parte dei territori fertili di Mattinata fino alla Terra di Bari.
Nel 1300 si verificò un terremoto devastante che dopo l’epoca dell’Impero Romano, ci furono altre conquiste da parte dei Bizzantini, dei Longobardi, dei Saraceni e dei Normanni. Fino ad arrivare a quello che oggi rappresenta questo bellissimo paese che è Mattinata.
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